Credits
Inchiesta

Luca Scarcella

Ciao!
Grazie per aver letto questo webdocumentary!


Presto aggiungerò altre informazioni qui!

Press Inquiry

Web & Design

Sergio Sofia

‘U carusu d’ù web! ‘Un c’è paisi chi lu teni,
si fici Palermo, Torino e Londra e fìniu puru ad Alba!

Sergio ri nomu e nerd ri fattu!
Iddu bazzica cu’ li tasti d’ù computer, ‘nsumma cu’ lu codice s’arricrìa!

Fotografie

Omar Tomaino

Fotografo e videomaker, prima per passione e poi per professione.
In ogni lavoro che realizza, il suo principale obiettivo è raccontare attraverso le immagini la storia migliore,
quella che coinvolge e persiste nel tempo.

Lavoro di squadra

Lavor
di squadra

Associazioni

Cooperative

... e volontariato

Per fronteggiare l'estrema marginalità dei senzatetto, il Comune di Torino non è solo. Può contare sull’aiuto di associazioni, cooperative, e volontarismo diffuso. È il caso, ad esempio, di: Cottolengo, Sermig, Bartolomeo & C., Gruppo Abele, Opportunanda, Servizi Vincenziani, Casa Santa Luisa. Al loro fianco c’è anche il comitato di Torino della Croce Rossa Italiana, con cui abbiamo passato due notti: la prima in un servizio di unità di strada, e la seconda al centro di accoglienza notturna di piazza Massaua 18.

Ad aspettarci, al comitato di via Bologna 171, abbiamo trovato quattro volontari: Elena, Raoni, Ivana e Simone. «Il servizio di unità di strada è compreso negli obiettivi strategici 2020 della Croce Rossa Italiana - spiega Elena - con cui l’associazione ha stabilito delle aree di intervento, basandosi sull’analisi delle necessità e vulnerabilità delle persone che serviamo ogni giorno, ispirandosi ai principi fondamentali del movimento. Abbiamo due turni settimanali, dando così il cambio alle varie associazioni attive sul territorio. Avvicinarci agli utenti di questo servizio non è semplice. Portiamo con noi dei biscotti, del tè caldo: qualcosa per cercare di ottenere la loro fiducia. E poi stiamo ad ascoltarli, passando del tempo con loro».

lavorodisquadra_1

«Croce Rossa non è solo ambulanza: ci sono tante altre attività, come l’assistenza dei senza fissa dimora. Utilizziamo un pulmino del comitato, con l’emblema dell’associazione ben visibile, e lo equipaggiamo con viveri, coperte, indumenti, cibo, tè caldo e uno zainetto sanitario. Il giro dura circa tre ore, e abbiamo diversi percorsi, che decidiamo in base ai turni precedenti».

Raoni
Volontario Croce Rossa

Durante l’unità di strada abbiamo potuto seguire i volontari nella loro azione: i senzatetto si fidano di loro, della divisa di Croce Rossa. Da alcuni ci rechiamo noi, molti altri invece accorrono verso la camionetta dei volontari. Cercano cibo e informazioni, o soltanto un momento di condivisione, di ascolto, di socialità.

lavorodisquadra_video1

[Video 360°]
La preparazione al servizio “Unità di strada” della Croce Rossa

La necessità di coperte, durante il periodo di emergenza freddo, è grande. Queste sono uno strumento fondamentale per il servizio di Unità di strada, materiale prezioso per gli utenti, e mezzo per instaurare un rapporto di fiducia con loro. Chiunque avesse coperte, plaid, e piumoni in buone condizioni da donare, può inviare una e-mail al comitato della Croce Rossa di Torino.

Contatta il comitato
hero
lavorodisquadra_video2

[Video 360°]
Il servizio di “Unità di strada” della Croce Rossa

Dormitorio d'Emergenza di Piazza Massaua 18

Abbiamo poi visitato il dormitorio d'emergenza di piazza Massaua 18. Lì ci aspettava Erika Allasio, referente del servizio per la Croce Rossa.

Qualche tempo prima ci era stato comunicato come le condizioni igieniche del dormitorio fossero scarse, quasi assenti. Noi l’abbiamo trovato sì fatiscente, ma pulito e ordinato: sapevano però del nostro arrivo. I senzatetto ospitati quella notte, con cui abbiamo parlato a lungo, ci hanno confermato che la pulizia e la comodità del dormitorio sono tutt’altro che ottimali.

«Il dormitorio è diviso in due - spiega Erika Allasio - una parte in cui ci sono 32 posti letto destinati agli utenti che vengono mandati dal Servizio adulti in difficoltà e dalla Boa notturna, e un’altra zona con 14 posti letto in cui accogliamo i minori stranieri non accompagnati. Li teniamo divisi per evitare discussioni tra loro. Abbiamo poi una sala in cui i senzatetto possono stare fino a mezzanotte, prima di andare a dormire, dove fumano, chiacchierano, passano del tempo insieme, anche con noi».

Il dormitorio è aperto dalle 19 per i minori, e dalle 20 per gli adulti, fino alle 8 del mattino seguente. Gli utenti possono iscriversi autonomamente nelle liste di attesa, e poi presentarsi direttamente in struttura. Ogni volta che un letto si libera, vengono contattati gli utenti in lista, in ordine di iscrizione, e vengono assegnati posti fissi per circa due mesi. Dopodiché, chi viene inserito in un percorso socio lavorativo si sposta in un’altra struttura adeguata.

numero di posti letto

Con Massaua, e i dormitori di prima accoglienza, l’obiettivo è quello di offrire un riparo sicuro in cui passare la notte, e orientare i senza fissa dimora ai servizi del Comune.

Al dormitorio abbiamo conosciuto Livio e Ramon

«Ho un fratello, che mi ha già ospitato qualche volta, ma ha famiglia e non ha una casa così grande. Non voglio pesare su di lui. Però il dormitorio fa schifo, e molti utenti non hanno rispetto per se stessi e per gli altri. Spero presto di trovare una mansione che possa svolgere nonostante i miei problemi, e uno stipendio per essere indipendente».

Ramon

La Boa urbana mobile del comune di torino

La Boa urbana mobile del Comune di Torino è un servizio che consiste nel setacciare i quartieri e le strade della città per fornire assistenza ai senzatetto. Siamo usciti una notte insieme a loro: ecco cosa ci hanno raccontato.

lavorodisquadra_video3

[Video]
Il servizio di Boa notturna del Comune di Torino

Abbiamo infine visitato la casa di ospitalità di via Ghedini 6, gestita dalla cooperativa Animazione Valdocco.

Qui abbiamo incontrato il responsabile della struttura, l’educatore Massimo Petrantoni, che ci ha spiegato le caratteristiche del luogo, un vero e proprio rilancio per decine di senzatetto. In questa casa, gli utenti trovano accoglienza, un ambiente curato e colorato, sicurezza, regole, e laboratori, per riprendere il ritmo della vita”.

«La fascia d’età con maggiori possibilità di inserimento socio-lavorativo è quella tra i 35 e i 50 anni. Qui ospitiamo più donne che uomini, e gestire un dormitorio femminile è assai complesso: le dinamiche sono diverse, più difficili e delicate»

Massimo Petrantoni

Massimo Petrantoni

L’educatore Massimo Petrantoni ci racconta la struttura di via Ghedini 6 a Torino

All’interno della casa di ospitalità di via Ghedini 6 esiste un progetto notevole: "Costruire Bellezza", un laboratorio interdisciplinare permanente orientato all’inclusione sociale di persone in condizione di grave marginalità e senza dimora, attraverso processi partecipativi e linguaggi creativi. Abbiamo intervistato il coordinatore, Cristian Campagnaro, architetto e docente del Politecnico di Torino.

Cristian Campagnaro

Il coordinatore del progetto “Costruire Bellezza”, Cristian Campagnaro

Design, arte, artigianato, cucina: i workshop producono oggetti e servizi utili ai partecipanti del progetto. Si crea benessere, anche alle comunità di vicinato, nella direzione di nuove forme di sviluppo del territorio, nuovi legami di reciprocità, e nuove relazioni di senso.

"Fare insieme" diventa un mezzo per "stare insieme", concedendosi occasioni di conoscenza e collaborazione, al di là di ogni stereotipo.

Continua a leggere

Quanti sono

goto-quanti-sono

Modello Torino

goto-modello-torino

Storie

goto-storie